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teoriche della Spettroscopia NMR
Assorbimento di energia
Se il campione viene irradiato con una radiazione
elettromagnetica di frequenza uguale alla frequenza di Larmor, ci sarà
una interazione della componente magnetica della radiazione con i momenti
magnetici nucleari (anche questi oscillanti alla frequenza di Larmor).
L'energia della radiazione potrà così essere trasferita
ai nuclei. Ogni assorbimento di radiazione comporta un cambiamento
di orientazione dello spin nucleare che ruoterà da allineato
con il campo ad opposto al campo. Quando si verifica questa transizione
di spin, si dice che i nuclei sono in risonanza con la radiazione applicata,
da qui il nome di Risonanza Magnetica Nucleare, NMR.
Anche nello stato di massima eccitazione, la popolazione dei nuclei nei
due livelli permessi sarà circa uguale, data la piccolissima differenza
di energia tra i livelli. Lo stato eccitato sarà solo leggermente
più popolato di quello fondamentale con un rapporto di popolazioni
invertito, cioè, in un campo di 7.05 Tesla (300MHz) ci potranno
essere 5 nuclei in più nello stato di alta energia ogni duecentomila
nuclei.
Produzione del segnale NMR
Il segnale NMR negli strumenti più moderni
viene generato con il metodo ad impulso.
Con questa tecnica tutti i nuclei di una specie vengono eccitati contemporaneamente
da un impulso di radiofrequenza che contiene tutto l'intervallo di frequenze
necessario.
Per capire come l'impulso di radiofrequenza interagisce con i nuclei in
esame dobbiamo introdurre un vettore chiamato Magnetizzazione Macroscopica
Mo che è la risultante di
tutti i momenti magnetici nucleari. Dato che esiste un leggero eccesso
di nuclei che si trovano allineati col campo magnetico Bo,
Mo sarà piccolo e allineato
col campo. Indichiamo questa direzione come asse z.

Se ora il campione viene irradiato lungo l'asse x
con un impulso di radiofrequenza che contiene anche la frequenza n
di Larmor dei nuclei in esame (ad es 1H), i
nuclei assorbiranno energia e subiranno una transizione di spin. A livello
macroscopico si osserva che il vettore Magnetizzazione Macroscopica Mo
ruota allontanandosi dall'asse z per avvicinarsi al piano xy
iniziando un moto di precessione attorno all'asse z.

A questo punto l'impulso di radiofrequenza cessa ed entra
in funzione un circuito ricevente che ha lo scopo di misurare l'oscillazione
della componente y del vettore M. E' un po' come se, dopo aver
gridato di fronte a una parete rocciosa, restassimo in silenzio per ascoltare
l'eco.
L'energia assorbita dai nuclei viene lentamente ceduta
agli atomi vicini a causa di fenomeni detti di rilassamento e il
vettore M, compiendo delle spirali di precessione attorno
all'asse z, si riporta al valore iniziale Mo,
posizione per la quale la componente My
vale zero.
La durata t(p) dell'impulso di radiofrequenza deve essere determinata
con precisione per produrre un forte segnale NMR. Se t(p) è
tale da piegare Mo di 90°, allora
si produrrà il vettore My
massimo. In genere t(p) è di alcuni microsecondi.
Il segnale raccolto è un segnale oscillante con frequenza n,
la frequenza di Larmor del nucleo in esame, che si smorza nel tempo e
che viene detto FID (Free Induction Decay), libero decadimento
dell'induzione.
In figura è illustrato il FID del CH3I
per l'atomo di idrogeno.

Dato che nella molecola CH3I
gli idrogeni sono equivalenti, avranno tutti la stessa frequenza di risonanza.
Nel grafico questa frequenza è facilmente individuabile misurando
la lunghezza d'onda (la distanza tra due creste successive) e calcolandone
il reciproco, secondo la formula:
n = 1 / l.
dove n
è la frequenza e l è
la lunghezza d'onda.
Si ottiene così il seguente grafico in funzione delle frequenze,
chiamato spettro NMR, che mostra la frequenza assorbita dagli atomi
di idrogeno nella molecola CH3I:

Se il campione contiene nuclei con differenti frequenze
di risonanza, questi vengono tutti eccitati contemporaneamente dall'impulso
di radiofrequenza e quindi il segnale raccolto sarà una curva complessa,
chiamata interferogramma, data dalla combinazione di più
FID, uno per ogni frequenza assorbita dai nuclei.
Per poter risalire alle singole frequenze che combinandosi tra loro hanno
generato il tracciato complesso, è necessario applicare una procedura
matematica detta Trasformata di Fourier che permette di passare
dal grafico in funzione del tempo, il FID, al grafico in funzione delle
frequenze, lo spettro NMR.
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chimico
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